Un piccolo colibrì e una navigatrice nel mondo della creatività

Sono Elisa, ho 24 anni e vivo nella magica capitale. Amo tutto ciò che è colorato, infatti i miei occhi non sono quasi mai truccati dello stesso colore e in pochi sanno come siano i miei capelli naturali

due righe
su di me

Ognuno ha un animale guida e il mio è il colibrì perché sono sempre in movimento e la velocità del suo battere d’ali equivale alla mia frequenza nell’avere sempre nuove idee.

Quando si pensa a me, la prima cosa che salta in mente alle persone è il basilico: è una costante nella mia vita, il suo profumo mi ricorda casa e di quando andavo al mare da piccola con i miei genitori; erano soliti acquistare una piantina che inondava l’appartamento di un piacevole odore.

Cos’è più importante per me?

La trasparenza, la creatività, la scrittura e la musica. Credo che senza di queste non si possa andare avanti nella vita, soprattutto senza l’ultima che mi permette di sentirmi il main character in ogni situazione, tant’è che quando ascolto delle canzoni per strada, mi ritrovo a ballicchiare senza nemmeno accorgermene.

Sulla scrittura potrei scrivere un intero libro, se non addirittura una saga. La mia passione si è accesa come un fiammifero quando ero piccolissima e ancora non sapevo scrivere, fino poi a diventare un focolare che fa sentire chiunque a casa. 

fiducia e trasparenza

fiducia e trasparenza

La trasparenza e la fiducia sono la base per ogni rapporto. Sono come le fondamenta stabili per un grattacielo, senza non si può andare da nessuna parte.

apertura mentale

apertura mentale

L’apertura mentale è fondamentale. Odio sentirmi indietro e faccio di tutto pur di stare al passo con i tempi e le novità.

immaginazione day by day

immaginazione day by day

L’immaginazione per me è alla base di tutto, è il lievito delle nostre menti. Non esisterebbe niente senza di questa.

i miei bellissimi
hobbies

Quando ero piccola, passavo dal voler fare l’agente segreto alla sceneggiatrice.
Amo suonare il pianoforte, particolare che è stato influenzato dal libro di Baricco “Novecento”, mi piace –come avrete già capito– dilettarmi nella scrittura.

A volte, quando la pigrizia non incombe su di me, provo quasi piacere nell’andare in palestra a soffrire.

Amo cucinare perché lo trovo un altro modo per dar espressione alla mia creatività. Non seguo mai nessuna ricetta e, soprattutto, mi considero una degli ultimi esponenti della corrente del Romanticismo siccome adoro stare in mezzo alla natura, fare lunghe passeggiate e provare quella tanto famigerata sensazione di sublime.